Il “Decreto salva casa 2024” (decreto-legge 69/2024), in vigore dal 30 maggio 2024, introduce nuove misure per semplificare la regolarizzazione delle lievi difformità edilizie, potenzialmente riguardando oltre il 50% del patrimonio immobiliare italiano. Le tipologie di irregolarità che possono essere sanate includono:
- Difformità formali: Derivano da incertezze interpretative della normativa vigente.
- Difformità edilizie interne: Interventi eseguiti senza autorizzazione, difficili da comprovare oggi.
- Difformità non più sanabili oggi: Interventi che erano conformi alla disciplina edilizia al momento della loro realizzazione ma non lo sono più secondo la disciplina attuale.
Il decreto modifica il Testo Unico dell’Edilizia (D.P.R. 380/2001) in vari aspetti, tra cui:
- Edilizia libera: Estende gli interventi che non richiedono permessi, come manutenzione ordinaria, installazione di pompe di calore <12 kW, rimozione di barriere architettoniche, e installazione di vetrate panoramiche amovibili.
- Stato legittimo degli immobili: Semplifica la documentazione necessaria per attestare lo stato legittimo di un immobile, permettendo di usare alternativamente il titolo originario di costruzione o quello dell’ultimo intervento edilizio.
- Superamento della doppia conformità: Per sanare interventi in parziale difformità non sarà più necessario rispettare sia la norma del tempo della realizzazione che quella della presentazione della domanda.
Inoltre, l’Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE) ha pubblicato un approfondimento sulle modifiche introdotte dal decreto, che fornisce una guida dettagliata sulle nuove disposizioni e le loro applicazioni.
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